Rispetto alle aree non a rischio, le aree classificate come a rischio elevato di esplosione possono richiedere ancor di più la sorveglianza con telecamere di rete. Tutelare la salute e la sicurezza è imperativo, ma fino a poco tempo fa le soluzioni disponibili per incrementare la protezione in queste aree erano limitate. Questa esigenza ha condotto Axis su un percorso di sviluppo per ottimizzare le soluzioni con telecamere di rete dedicate agli ambienti a rischio.
Abbiamo intervistato Jesper Olavi (al centro), Global Product Manager che dirige lo sviluppo del portafoglio di dispositivi antideflagranti Axis, Christian Loftorp (a destra), General Manager di Axis Ex AB, filiale di produzione dei dispositivi antideflagranti Axis, e H åkan Sjöberg (a sinistra), ingegnere Axis che si impegna a garantire la conformità alla protezione dalle esplosioni. Conoscendo i progressi compiuti finora da Axis, abbiamo anche chiesto loro quali saranno i futuri sviluppi tecnologici nei dispositivi per gli ambienti a rischio.
Perché Axis ha iniziato a sviluppare telecamere antideflagranti?
Nel 2013, Axis ha iniziato a ricevere sempre più richieste di telecamere antideflagranti dai clienti che operano nelle infrastrutture critiche. In primo luogo, sono stati i clienti che volevano incrementare la sicurezza nelle aree a rischio di esplosione, note anche come ambienti Ex, a spingere Axis a entrare nel mercato.
“Nel settore della sorveglianza c'era una rapida transizione dal video analogico al video di rete, ma i complicati requisiti per la certificazione dei dispositivi antideflagranti e la costosa implementazione nelle aree a rischio facevano sì che la maggior parte delle telecamere fosse ancora analogica”, afferma Jesper. “Convinta che il video di rete fosse il futuro, Axis ha deciso di sviluppare una telecamera IP antideflagrante”.
Sviluppo iniziale di una telecamera antideflagrante
Le prime telecamere antideflagranti Axis sono state sviluppate con un produttore di custodie certificate. Perché Axis ha scelto questa strada?
“L'attenzione era rivolta alle aree classificate come Zona/Divisione 1, che sono quelle con il più alto rischio di esplosione e avevano la maggiore richiesta da parte dei clienti. Il primo passo per impedire a una telecamera di sorveglianza di provocare un'esplosione in queste aree è racchiuderla in una custodia, per contenere eventuali scintille o archi che possono incendiare l'atmosfera. Axis non aveva esperienza nella progettazione di telecamere antideflagranti, quindi abbiamo deciso che la via più rapida per entrare nel mercato fosse la collaborazione con un'azienda specializzata in custodie”, spiega Jesper, che ha guidato lo sviluppo del prodotto. “Questo ci ha permesso di presentare le prime telecamere antideflagranti nel 2015, comprendendo meglio i requisiti specifici e le applicazioni nelle aree a rischio”.
La prima telecamera antideflagrante presentata da Axis è stata il modello XP40-Q1765 Explosion-Protected PTZ Network Camera, utile nelle aree della Zona/Divisione 1 grazie all'ampio raggio di copertura e alle funzionalità di zoom. In seguito si è deciso di aggiungere la più recente telecamera termometrica Axis al portafoglio di dispositivi antideflagranti, offrendo la possibilità di verificare la presenza di hotspot e perdite.
“La domanda dei clienti ha guidato l'ampliamento del portafoglio di telecamere antideflagranti. Anche se la procedura di certificazione è lunga, una volta che la custodia è certificata è possibile inserire qualsiasi telecamera al suo interno”, aggiunge Jesper.
Sviluppo in-house della produzione di telecamere antideflagranti
L'amministrazione Axis ha osservato che la crescita del mercato delle telecamere antideflagranti coincideva con i progressi nelle analitiche e l'aumento della potenza di calcolo. Questo poteva aumentare il valore per i partner e gli utenti finali promuovendo vantaggi in termini di efficienza operativa, ma anche applicazioni incentrate sulla salute e sulla sicurezza, all'interno delle aree a rischio. Nel 2021, Axis ha dunque creato una filiale interna, Axis Ex, in grado di produrre telecamere per aree a rischio secondo gli standard internazionali e certificazioni come ATEX, IECEx e METLabs.
“Dopo qualche anno ci siamo resi conto che adattare le telecamere per inserirle in custodie esterne era limitante e che per noi produttori aveva più senso progettare direttamente una custodia”, afferma Jesper. “Questo approccio ci consente di offrire prodotti e soluzioni migliori, abbreviare i tempi di consegna e servire i partner e i clienti di tutto il mondo con più efficienza”.
Per poter produrre direttamente le telecamere antideflagranti, sono stati necessari investimenti importanti da parte di Axis, sia nella ricerca e sviluppo che nella produzione. In questo modo, però, l'azienda è riuscita a mantenere l'impegno a fornire le migliori soluzioni per le aree a rischio.
“Gli ingegneri del reparto R&S hanno lavorato in stretta collaborazione con gli esperti di normative per garantire che i dispositivi antideflagranti soddisfacessero i numerosi standard di prova, con l'obiettivo di offrire una certificazione mondiale per ciascun modello. Questo consente ai clienti di scegliere lo stesso codice articolo in tutto il mondo”, spiega Jesper.
Per quanto riguarda la produzione dei dispositivi antideflagranti, è altrettanto fondamentale adottare i processi giusti.
“Un'azienda che produce dispositivi antideflagranti deve attuare un sistema di gestione della qualità verificato esternamente (ISO 80079-34). A volte, inoltre, la certificazione per la protezione dalle esplosioni in varie parti del mondo richiede audit supplementari”, aggiunge Christian. “Prima di immettere sul mercato un dispositivo antideflagrante, il progetto viene valutato rispetto agli standard e sottoposto a vari test ambientali, per garantire che sia utilizzabile in sicurezza in circostanze prevedibili in un'area a rischio”.
Dopo l'approvazione del progetto, il produttore deve garantire che la successiva produzione sia identica ai prototipi testati per almeno 10 anni, e che i processi e le istruzioni di lavoro siano controllati dal sistema di gestione qualità.
Innovazioni grazie allo sviluppo in-house
Controllando totalmente la progettazione e la produzione, oggi Axis è in grado di fornire prodotti e soluzioni per le aree meno pericolose della Zona/Divisione 2 utilizzando un metodo diverso di protezione dalle esplosioni. Questo nuovo approccio si discosta dalla norma ma offre una serie di vantaggi che rispondono più da vicino alle esigenze dei clienti.
“Leggendo le normative, ci siamo resi conto che per la Zona/Divisione 2 esisteva un altro modo di progettare le telecamere, che soddisfaceva comunque i requisiti e i test ma non utilizzava una custodia esterna aggiuntiva”, afferma Håkan. “Così, il prodotto è molto più piccolo, leggero, economico e facile da installare”.
“Il mercato richiedeva una telecamera per la Zona/Divisione 2, ma finché un produttore non avesse iniziato a produrla internamente sarebbe stato impossibile svilupparla”, commenta Jesper. “Per creare un progetto ottimale occorreva combinare i requisiti di protezione dalle esplosioni con grandi competenze nel settore delle telecamere”.
La produzione interna di dispositivi antideflagranti, con la semplificazione dei processi e del prodotto stesso senza coinvolgere un produttore di custodie esterno, consente anche di ridurre significativamente i tempi di consegna e offre maggiori vantaggi al cliente.
“La produzione in-house di telecamere per aree a rischio ci ha permesso di certificare i prodotti per tutti i territori del mondo. Questo significa avere meno codici articolo, una maggiore disponibilità a magazzino e una selezione e fornitura dei prodotti più semplici per i clienti che operano in tutto il mondo”, afferma Christian. “Senza affidarsi a terzi, la produzione interna offre anche un risparmio sui costi che possiamo trasferire a partner e clienti”.
I prossimi sviluppi per un mondo più intelligente e sicuro
In futuro, le capacità di sviluppo e produzione interna Axis consentiranno anche di applicare la protezione dalle esplosioni a prodotti e soluzioni più grandi.
“Controllare totalmente tutti gli aspetti della progettazione, della certificazione e della produzione dei dispositivi antideflagranti offre molte opportunità interessanti ad Axis, che può continuare a innovare per un mondo più intelligente e sicuro”, commenta Jesper. “Gli ulteriori prodotti a complemento delle telecamere antideflagranti consentiranno a clienti e partner di costruire soluzioni più complesse per ridurre i rischi per il personale e i processi nelle aree a rischio, ridurre l'impatto ambientale e aumentare l'efficienza produttiva. Prevediamo grandi innovazioni in ambito HSE, ma anche nel monitoraggio e nell'ottimizzazione dei processi”.
Grazie alle tecnologie avanzate di oggi, le telecamere utilizzate per la sorveglianza fungono anche da sensori ad alta precisione, offrendo ulteriori opportunità di sviluppo ai partner. Con le analitiche con deep learning, i partner che utilizzano ACAP (AXIS Camera Application Platform) possono anche sviluppare funzionalità specifiche per le aree a rischio. Nel settore oil & gas, ad esempio, ora è possibile “addestrare” una telecamera a identificare le condizioni necessarie per una perforazione ottimale dal punto di vista della sicurezza e dell'efficienza.
“Serve solo il giusto segnale di ingresso, in sinergia con le funzionalità di deep learning della telecamera”, spiega Jesper. “Lo sviluppo delle analitiche, insieme all'integrazione degli input giusti, può aiutare a prendere decisioni migliori nei processi di lavoro, aumentare l'efficienza operativa e incrementare ulteriormente la sicurezza”.
Anche per i clienti finali, Axis continua a sviluppare nuove funzionalità per i dispositivi per gli ambienti a rischio di esplosione, come l'integrazione del monitoraggio e rilevamento DPI.
“Cerchiamo di aumentare sempre di più il valore dei nostri prodotti per i clienti, affinché possano creare un mondo più intelligente e sicuro”, conclude Jesper.