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Combattere gli incendi con le telecamere: un passo avanti innovativo e logico

8 minuti di lettura
scritto da: Andrea Sorri
Andrea Sorri
Incendio boschivo, fumo

Migliaia di incendi vengono registrati ogni anno dai servizi antincendio e di soccorso. Le cause possono essere molteplici, ma gli effetti sono sempre devastanti se non vengono domati immediatamente. Incendi devastanti come quello divampato nell'agosto 2023 a Maui o gli incendi boschivi che hanno colpito l'Australia nel 2019-2020 e hanno caratterizzato la stagione comunemente nota come estate nera sono esempi che hanno impressionato per le molte vite perse e i milioni di ettari di terra distrutti. 

L'impatto degli incendi si sta facendo sempre più sentire in tutto il mondo. Recentemente, i dati raccolti dal Sistema europeo d'informazione sugli incendi boschivi hanno riportato che la Spagna ha visto bruciare quasi 300.000 ettari di terreno solo nel 2022, con costi stimati di circa 3 miliardi di euro.

Secondo l'NFCC, gli incendi dolosi hanno rappresentato quasi il 45% di tutti gli incendi che hanno richiesto l'intervento dei servizi antincendio e di soccorso in Inghilterra fino a marzo 2023. Si tratta di oltre 70.000 incendi intenzionali, che rappresentano la principale causa di incendio. I piromani sono un aspetto incredibilmente importante da considerare quando si parla di protezione antincendio, in quanto appiccano il fuoco non solo a boschi ed edifici, ma anche a discariche, cassonetti e auto parcheggiate, causando gravi danni all'ambiente e mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini.

Queste statistiche richiedono strategie e contromisure realmente efficaci per affrontare una minaccia così grave. Le telecamere di sorveglianza in rete, i sensori di rilevamento degli incendi e della qualità dell'aria possono svolgere un ruolo importante sia nel rilevamento degli incendi che nella misurazione dell'inquinamento che ne deriva.

Rilevare e rispondere agli incendi boschivi

Dato l'ampio territorio delle foreste e la loro lontananza, la sfida nel rilevare gli incendi boschivi può essere molto difficile, ma un rilevamento accurato è fondamentale per consentire alle forze di soccorso di rispondere rapidamente.

La Croazia è uno dei paesi europei più duramente colpiti dagli incendi boschivi. In un tentativo di contrastare questa situazione, la società Transmitters and Communications Ltd. (OIV) ha deciso di utilizzare la fitta rete di torri per antenne in Croazia per sviluppare un sistema di videosorveglianza specializzato chiamato Stribor.

Agendo in modo simile alle torri di avvistamento incendi (edifici situati su punti panoramici elevati da cui è possibile monitorare gli incendi boschivi in aree lontane), sono state installate 92 telecamere PTZ avanzate in posizioni di sorveglianza degli incendi. Combinate con un sistema di informazioni geografiche (GIS), la rete di sorveglianza è diventata incredibilmente utile nel rilevare gli incendi boschivi prima che si propaghino troppo.

Un sistema simile è stato installato in California, ma su una scala molto più ampia. Questa soluzione consiste in una rete di quasi 650 telecamere remote. Non appena viene individuato un incendio da una delle telecamere ottiche, i vigili del fuoco possono controllare da remoto le telecamere più vicine per triangolare la posizione precisa del fuoco. Anche di notte, queste telecamere possono monitorare efficacemente l'area grazie all'infrarosso integrato, che consente loro di individuare un incendio fino a 120 miglia di distanza.

Grazie a queste soluzioni di sorveglianza, i vigili del fuoco possono reagire a un potenziale incendio in pochi secondi, invece di impiegare fino a mezz'ora come facevano in passato, e decidere quale tipo di intervento è necessario per controllare la situazione. Secondo il capo dell'Unità CAL FIRE di San Diego, Tony Mecham, questo periodo di tempo può essere il fattore cruciale che determina se il principio di incendio diventa un fuoco incontrollabile o può essere gestito. Queste soluzioni non solo aiutano i vigili del fuoco a rispondere più rapidamente agli incendi boschivi, ma proteggono anche il personale che non deve più stare così vicino alla zona pericolosa.

Queste soluzioni possono persino essere applicate a luoghi più specifici, ad esempio il parco Big Tree a Hong Kong, che ha utilizzato un sistema simile per migliorare la protezione degli animali che vi risiedono. Dopo un'esperienza molto rischiosa con un incendio boschivo, è apparsa chiara la necessità di installare nuove misure che, preferibilmente, non richiedessero personale aggiuntivo a loro presidio. Così, si è optato per una variante su scala più ridotta e molto economica dei sistemi utilizzati in Croazia e in California, al fine di evitare che la quasi catastrofe affrontata nel 2020 si ripetesse. È importante ricordare che gli incendi boschivi rappresentano un pericolo non solo per gli esseri umani e gli edifici, ma per ogni singola creatura presente in quell'ambiente. 

Sono stati compiuti sforzi anche per incorporare l'intelligenza artificiale nel rilevamento degli incendi. Sistemi di rilevamento basati sull'intelligenza artificiale, come quello utilizzato da Robotics Cats, sono stati addestrati per individuare i primi segni di incendi. L'intelligenza artificiale analizza le immagini per rilevare con precisione la presenza di incendi per poi trasmette un avviso in tempo reale se sono visibili segni di incendio. Soluzioni automatizzate come queste sono fondamentali per ridurre al minimo i rischi e proteggere la nostra fauna selvatica.

Anche il World Wide Fund for Nature (WWF) utilizza l'intelligenza artificiale per rilevare gli incendi nelle sue oasi vicino al litorale romano. WaterView, un partner di Axis specializzato nell'uso dell'intelligenza artificiale nelle telecamere, sostiene il WWF nei suoi sforzi di conservazione nelle oasi. WaterView impiega diverse torri di telecomunicazione con fino a 5 telecamere dotate della sua soluzione smoCAM ACAP per rilevare la presenza di fumo, allertando le parti interessate in modo che possano intervenire prima che l'incendio si propaghi.

Incendi in discarica e bidoni intelligenti per i rifiuti

Quando i rifiuti smaltiti in una discarica vengono bruciati, si diffondono fumi tossici che possono arrecare seri danni all'ambiente cittadino e alle persone che vivono nelle zone circostanti. Anche nelle aree remote di una città che non possono fare affidamento sulle fonti di alimentazione disponibili, le amministrazioni locali possono installare telecamere di rete che funzionano con batterie interne per registrare e trasmettere immagini tramite la rete 4G al fine di aiutare le forze dell'ordine a identificare gli incendiari.

I processi di raccolta, ritiro e separazione dei rifiuti nelle smart city possono essere migliorati anche attraverso l'uso di sensori wireless installati sui bidoni. Questi sensori sono in grado non solo di misurare e prevedere il livello di riempimento dei contenitori per organizzare un servizio più efficiente, ma inviano anche allarmi in caso di manomissioni o vandalismo di qualsiasi tipo, compresi gli incendi. Con le telecamere di rete che monitorano la scena, i piromani potrebbero pensarci due volte prima di appiccare il fuoco a un contenitore dei rifiuti.

In caso di incendio, naturalmente, la temperatura è la variabile principale. Le telecamere con allarme di temperatura possono garantire un eccellente monitoraggio remoto delle aree a rischio incendio, come impianti di generazione di energia o processi industriali che implicano l'utilizzo di materiali auto accendenti, e attivare allarmi se la temperatura supera il limite impostato o aumenta troppo rapidamente.

Rilevare incendi in ambienti urbani e infrastrutture critiche

Il metodo di rilevamento degli incendi più conosciuto e ampiamente utilizzato è, ovviamente, il rilevatore di fumo. Sebbene i rilevatori di fumo tradizionali siano efficienti, presentano alcune gravi limitazioni che ne possono limitare l'efficacia. Ad esempio, poiché funzionano solo una volta che il fumo è penetrato nel rilevatore, possono essere troppo tardivi nel fornire un avvertimento, poiché a quel punto l'incendio sarà già abbastanza esteso. Viceversa, a volte possono essere eccessivamente sensibili e attivare falsi allarmi che possono causare evacuazioni inutili e la chiamata dei pompieri senza motivo.

In risposta a ciò, Araani, un partner di Axis, ha cercato una soluzione utilizzando l'analisi video intelligente per il rilevamento di fumo e fiamme, e i risultati sono stati impressionanti. Le soluzioni FlameCatcher e SmokeCatcher di Araani non devono aspettare che il fumo penetri nella loro unità e sono in grado di riconoscere visivamente un incendio in un edificio alcuni minuti prima di un normale rilevatore di fumo. Questi minuti fanno la differenza tra una fiammella e un inferno incontrollabile.

Non solo queste soluzioni costituiscono un modo migliore di rilevare un incendio, ma hanno anche l'ulteriore vantaggio di fornire una visione migliorata di ciò che ha effettivamente causato l'incendio. Pieter Claerhout, CEO di Araani, afferma: "Fino al 50% degli incendi più estesi è dovuto a errori umani o azioni umane, ma la causa è molto difficile da determinare se si utilizzano solo rilevatori di fumo tradizionali. Le telecamere consentono all'operatore non solo di vedere da dove si sta diffondendo l'incendio, ma offrono ottime possibilità di identificare esattamente cosa lo ha causato.

Il futuro della sorveglianza nel rilevamento incendi

Le telecamere stanno già avendo un enorme impatto quando si tratta di rilevare e rispondere agli incendi. Grazie alle soluzioni intelligenti fornite dalle telecamere di rete e dai sensori intelligenti che lavorano in tandem, l'incendio è una sfida che le smart city e i vigili del fuoco possono affrontare molto meglio.

Dalla rivoluzione completa del rilevamento degli incendi boschivi alla prevenzione dell'incendio doloso nelle smart city, è chiaro che i sensori ottici hanno molto da offrire quando si tratta di rilevamento delle fiamme. In particolare, le telecamere multisensore possono essere ulteriormente utili in questi diversi casi d'uso da un punto di vista economico, poiché un unico dispositivo consente all'utente di monitorare un'ampia area a 360 gradi in modo più economico rispetto a più sensori singoli. Rendere questi tipi di sensori universali quanto l'allarme antincendio tradizionale non solo renderà il mondo un luogo più sicuro, ma giocherà anche un ruolo chiave nel combattere le problematiche ambientali e ci condurrà verso un futuro più sostenibile.

Scopri di più sulle telecamere multisensore.

Andrea Sorri

Andrea Sorri contribuisce a rendere "intelligenti" le città smart per conto di Axis, nella quale è responsabile di segmenti di mercato importanti, come il settore governativo, delle infrastrutture critiche e della sorveglianza urbana.
Veterano di Axis da dieci anni, lavora presso la sede centrale dell'azienda a Lund, in Svezia, ma ha anche lavorato a Cipro, Malta e in Israele. Quando non si occupa delle soluzioni Axis e non scrive blog su di esse, Andrea ama la vita di famiglia. Nato in Italia, ha conseguito una laurea di secondo livello in telecomunicazioni presso l'Istituto Tecnico Pininfarina di Torino, Italia.

Andrea Sorri
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